Month: febbraio 2023
Nell’attesa di un verdetto
Notti asfittiche e illuni
Un manto di miserie
Vorrei essere foglia e volteggiare leggera nell’aria
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Gioielli Rubati 236: Giancarmine Fiume – Grazia Denaro – Gianruggero Manzoni – Felice Serino – Valeria Bianchi Mian – Chand – Silviatico – Achille Schiavone.
Scendono, dalla Santissima,
in fila indiana gli spari
e costellazioni di buchi neri
migrano nella tua sclera urticante
al bramire del climatizzatore
ancora in garanzia.
C’è una salamandra
nella plafoniera smerigliata
e la tua cavigliera gettata
addensa lacerti di una rabbia
centripeta.
Nella mutezza delle ombre
il tuo reggiseno diviene
polena della mia desolazione.
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di Giancarmine Fiume, qui:
https://intonazioniconseguenti.com/2023/02/04/reliquiario-carnale-di-giancarmine-fiume/
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Tenebra
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Angoscia m’opprime
gettando sguardo
all’orizzonte di tenebra
foriero di paura
e di sangue che scorre sottopelle,
induce affanno alle vene
strozzando l’altro corpo
che dentro al petto vive.
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M’accosto:
sento che batte
forse bussa per uscire
a vedere se ciò che lo circonda
valga davvero tutta la pena
della sua clausura.
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di Grazia Denaro, qui:
https://graziadenaro.wordpress.com/2023/02/06/tenebra/
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A volte fummo madreperle
spinte dalle onde sulla rena
che la bassa marea
consegnò nelle mani
di un bambino giocoso,
ma fummo anche viole
appena sbocciate in fiore
poi soffocate
dal piede adulto
dell’apatia.
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di Gian Ruggero Manzoni (1981), qui:
https://www.facebook.com/gianruggeromanzoni
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Dammi cuore (preghiera)
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dammi ancora tempo
tempo per sognare
altre vite
tempo per
arcobaleni e luce e voli
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e che io fedele sia
alla verità
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alla fine
dei giorni che non debba
vergognarmi di me
.
dammi altro tempo – dammi
dolore
per gli ultimi
dammi cuore per gli ultimi
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di Felice Serino, qui:
https://questallumaredanima.wordpress.com/2023/02/06/dammi-cuore-preghiera-2/
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I figli
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Quando crescono i figli
rapidi
come treni in corsa
come un’astronave –
quanto passano in fretta
i piccoli
per un morso di carne
per un’influenza –
sono tronchi d’abete
larici
dimenticano le ferite
emergono
dal cerchio magico
di madri sangue.
Brace.
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di Valeria Bianchi Mian, qui:
https://alfredorienzi.wordpress.com/2023/02/08/trittico-familiare-di-valeria-bianchi-mian-inediti/?fbclid=IwAR1VK_2T2fZHvqIyACu-mHUfy9mq-4nzh3PGzaoDV1BiuSrVz7z0qYqtFlE
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In stato d’assedio
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Oxcarbazepina omne in die.
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Ti sei liberata da un sogno e hai detto:
Sono andata dove va l’edera in inverno,
e per lo stesso motivo.
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Il mio corpo trova specchi e ride di me,
una curva accennata che sega la spina dorsale,
il deserto attorno alle anche,
una giungla nelle mie tonsille.
Il mio sangue un mantello rosso, mai indossato là fuori.
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.. already am, always was, and I still have time to be…
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di Chand, qui:
https://chand13.wordpress.com/2023/02/02/in-stato-dassedio/
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Dal nulla al punto
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“Un verso di passaggio si è talvolta:
dal nulla al punto soltanto una frase,
a volte lasciata cadere così,
come per caso una carta dal mazzo.”
Questo mi cantava voce sincera
dal pozzo fondo verità nascosta.
Prima che l’azzittisse aurora in cielo
ricacciandola rauca in arsa gola.
… ma quanto vorrei che avesse detto altro:
d’oltre quel punto, d’universo in ombra,
ove delle carte si fondono i semi
e del passaggio si scopre l’imbocco!
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di silviatico, qui:
https://sempreadelantando.wordpress.com/2023/02/09/dal-nulla-al-punto/
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Il Pagliaccio
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Nel circo della vita
c’è una maschera
che mi calza quasi a pelle.
Mi vesto da pagliaccio
faccio lo scemo
per far ridere la gente.
Non mi piace fare l’acrobata
e neanche il domatore di bestie.
Trucchi di magia non conosco
non possiedo cilindri
non possiedo bacchette.
Tra il chiaro e lo scuro
le luci mi aiutano
a nascondermi fra la gente.
Finito lo spettacolo, vado
tolgo la maschera e respiro.
Davanti allo specchio mi strucco
pian piano mi guardo bene in faccia
e curiosamente rido di me stesso.
Sotto il trucco, sul mio viso
strane forme si delineano.
Hanno il nome del dolore
che non posso gridare.
Sono il simbolo delle gioie
che non posso provare.
Sono i segni che questa maschera
mi lascia e alla quale
non posso rinunciare.
Sono un pagliaccio
perché rido per non piangere.
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di Achille Schiavone, qui:
https://achilleschiavone.wordpress.com/2022/01/08/il-pagliaccio/
L’estate del nostro sentimento
Vita
Il sorgere dell’alba
accende il tuo smagliante sorriso
riverberante come luccicante mare
in un giorno d’estate
emanante effluvi profumati
dalle sue onde
con cui lambisce la rena
in un impetuoso
abbraccio avvolgente.
Così tu vita rispunti
ad ogni sorgere del sole:
sorridendo, accarezzando,
proteggendo e consolando
il dolore e l’essenza di ogni essere
socchiudendo il tuo uscio
di madre amorevole
o nido protettore
per tutte le stagioni
accompagnandoci amorosa
nell’incedere vitale
del recondito volo del tempo
aiutandoci nella ricerca
di quella serenità/felicità
cui ogni essere umano
ambisce trovare.
@Grazia Denaro@